Nata nel 1983, biologa molecolare e ricercatrice, nell’associazione membro dell’equipe Nonviolenza e Multiculturalità (NoV e MultiC). Per lavoro studio il ruolo di piccole molecole regolatorie, chiamate microRNA, nella fisiopatologia del sistema nervoso e, in particolare, della sclerosi multipla.

Nell’associazione sono stata responsabile per diversi anni del progetto “Sostieni a distanza un bambino/a e il suo villaggio”, grazie al quale tutt’oggi aiutiamo centinaia di bambine e bambini del Senegal, del Gambia e dell’ India ad andare a scuola e ad essere in salute, mentre in parallelo promuoviamo lo sviluppo delle loro comunità di appartenenza.
Ora componente del Comitato Scientifico della Campagna Stop Malaria e promotrice della nonviolenza attraverso la realizzazione di laboratori nelle scuole.

Che cosa accomuna tutti questi ambiti della mia vita apparentemente così distanti tra loro? La vocazione. In entrambi posso esprimere al meglio la mia sete di buona conoscenza e la mia aspirazione, per me e per l’umanità intera, ad andare oltre ciò che sembra stabilito, predeterminato, per superare il dolore e la sofferenza. Perché, come disse un tempo qualcuno molto saggio, “Non ci sono strade verso la felicità, la felicità è la via”.