Skip to main content
India

Aggiornamenti dall’India: cosa sta succedendo

By 7 July, 2020No Comments

All’inizio di aprile avevamo pubblicato un primo “rapporto” su come stessero cambiando le cose in India da quando รจ iniziato il lockdown, con i bambini costretti e di ritorno dalle loro famiglie e la preoccupazione per il sostentamento della popolazione locale . Sono passati 3 mesi… in questo secondo post cerchiamo sempre di ricostruire con Peter Raj – presidente di Aid India e responsabile dell’Island of Hope Orphanage e della Ave Maria Matriculation School – cosa รจ successo nel frattempo e di ipotizzare alcuni scenari futuri. Vi lasciamo con la storia di Peter:

“Nel Tamil Nadu, regione sud-orientale dell’India, non era prevista una diffusione cosรฌ rapida del coronavirus. I primi casi sono stati identificati a Chennai, la cittร  piรน importante della zona, a marzo. Il lockdown รจ stato decretato a fine mese in tutta l’India. Il virus si รจ diffuso rapidamente in altre cittร  del Tamil Nadu, passando da circa 900 casi ad aprile a oltre 120.000 all’inizio di luglio, con circa 1.700 morti. L’epidemia รจ praticamente fuori controllo. di Chennai รจ la piรน colpita, la gente evita di andarci e i suoi abitanti non sono ben accolti nel resto della regione. Negli ospedali sono stati aperti i reparti Covid, ma non esiste una cura specifica, quindi i medici fanno il possibile con i farmaci a loro disposizione. Le autoritร  nazionali e regionali sono in difficoltร  di fronte a questa nuova situazione e non sanno cosa fare.

Da mesi il governo porta avanti una campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione attraverso sms e telefonate, oltre che online e in televisione. Sono in atto rigorose misure di distanziamento fisico ed eventi come matrimoni e funerali sono limitati alla stretta cerchia familiare. In realtร , vista l’altissima densitร  di popolazione delle cittร , il lockdown รจ piรน sulla carta che nella realtร . Molti non rispettano i comportamenti preventivi e quindi il virus continua a diffondersi rapidamente. La mobilitร  tra province รจ limitata, รจ necessario un permesso di viaggio che si richiede online. Al confine provinciale va superata la visita medica. Coloro che tornano a casa da un’altra provincia devono osservare un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni.

Il governo ha ordinato a tutte le strutture residenziali per bambini di mandare a casa tutti gli ospiti. Nel caso degli orfanotrofi, come la nostra struttura โ€œL’Isola della Speranzaโ€, questa misura non รจ di facile attuazione, ma le autoritร  sono state molto severe, hanno visitato la struttura per verificare che non ci fosse piรน nessuno. Abbiamo dovuto mandare i bambini a casa di parenti, come zii e nonni. Ci teniamo in contatto con gli orfani, con telefonate periodiche, e forniamo cibo alle famiglie che li ospitano. Anche gli studenti della Scuola di Matricola Ave Maria sono rientrati a casa, ma noi rimaniamo in contatto con loro e forniamo loro supporto. Fortunatamente, al momento nessun bambino ospitato nelle nostre due strutture รจ stato contagiato. Per quanto riguarda l’istruzione, tutti gli alunni sono stati automaticamente promossi alla classe successiva. Le scuole sono chiuse a tempo indeterminato per decisione del governo. Non si sa quando riapriranno.

Le reti di microcredito sono consolidati e portano avanti le loro attivitร  in collaborazione con le banche locali, che custodiscono i loro risparmi e forniscono loro credito. Sta di fatto che la situazione economica complessiva รจ molto difficile in questa fase. La disoccupazione sta aumentando. Il governo fornisce un sussidio di circa 15 euro al mese a famiglia, oltre a sussidio derrate alimentari. Questi provvedimenti non sono sufficienti, ma non si puรฒ fare di piรน per avere fondi. Molte industrie sono chiuse e dunque anche i prodotti agricoli restano in parte invenduti. Per esempio il cotone non ha mercato perchรฉ le industrie tessili sono chiuse. I negozi sono aperti solo in alcune fasce orarie. Si tratta di una crisi economica pesante, soprattutto il Tamil Nadu. Non sappiamo quando finirร  la pandemia e l’economia potrร  ripartire. In ogni caso ci vorranno anni per riprendersi.”

Peter Raj (presidente di AID India)

Condividi il tuo affetto

Leave a Reply