Lo scorso sabato ha avuto luogo a Roma la V Festa della Repubblica Multietnica: un evento ricco, variegato, entusiasmante e tutto da vivere!

L’evento anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio del Municipio II di Roma Capitale e si è svolto nel cuore del quartiere di San Lorenzo.

Durante tutta la giornata sono state allestite varie mostre:
• La mostra fotografica “STOP MALARIA” con immagini rappresentative del progetto che vede Energia in prima linea nella eradicazione della malaria in Senegal.
• La mostra fotografica “Il lavoro che vorrei”, con il materiale fotografico prodotto dai partecipanti al corso di italiano per stranieri organizzato nel primo semestre 2018 dalla nostra associazione.
• La mostra delle opere del pittore ecuadoregno Alessandro Bassetti.

Il poeta maliano Soumaïla Diawara ha presentato durante la serata il suo nuovo libro “La nostra civiltà”, durante la Festa è stato poi presentato il progetto della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che partirà nell’ottobre 2019 e attraverserà in 5 mesi tutti i continenti.

Per i più piccoli invece è stato realizzato uno spazio bimbi con lettura di fiabe dal mondo e durante la festa ci sono state numerose performance musicali a cura di:
Drum Circle,
La Murga Sincontrullo,
Il cantante ghanese SwetPm
e i balli tradizionali organizzati dall’associazione La Casa Boliviana.

La cena invece è stata preparata dai ragazzi senegalesi del Baobab Street Food.

E per finire, la Festa è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione e partecipazione di:
Associazione dei Mediatori Interculturali del Lazio,
Associazione La Casa Boliviana,
Casa Umanista – Marcia Mondiale per la pace e la nonviolenza,
Comitato di Quartiere San Lorenzo,
Diritti al Cuore Onlus,
ENGIM internazionale,
Guerrilla Espiritual,
Partito Umanista di Roma,
Atlantide.

Qui di seguito potrete trovare il discorso d’apertura della festa:

“Oggi viviamo in un tempo di profonda crisi e cambiamento, ma non è chiara la direzione che tale trasformazione stia prendendo.
Un cambiamento se non sarà al contempo personale e sociale non potrà avere alcuna permanenza ed è destinato a fallire.
Inoltre l’uno non può essere separato dall’altro, in quanto non viviamo in compartimenti stagni, ma in un sistema complesso di relazioni, per cui ogni nostra azione avrà comunque un riflesso sull’ambiente circostante e su noi stessi.
“Una trasformazione, se vera e profonda, non potrà avvenire con imposizioni né con leggi esterne o fanatismi di qualunque tipo, ma grazie al potere dell’opinione e dell’intercambio diretto di punti di vista tra le persone che fanno parte dell’ambiente in cui viviamo.”
Nessun cambiamento potrà mai essere fecondo se avverrà in maniera violenta. Una rivoluzione nonviolenta è l’unica realmente possibile.
Ciò a cui aspiriamo è una Nazione Umana Universale, dove l’Essere Umano sia realmente il valore centrale e verso cui indirizzare le nostre migliori intenzioni ed energie. 
Ma quale potrebbe essere la strada per raggiungere questa trasformazione?
Noi crediamo fortemente che la cultura, la solidarietà, l’educazione e la nonviolenza possano essere uno strumento valido ed efficace per iniziare questo percorso di cambiamento.
In risposta ad una società violenta dove le differenze sono strumentalizzate per dividere anziché unire, la nonviolenza e il confronto, volto alla valorizzazione delle diverse identità culturali, devono tornare ad essere alla base della nostra metodologia di azione e del nostro vivere quotidiano.
Cultura, educazione e solidarietà, quindi, come strumento per unire e non per dividere; per andare al di la delle differenze, valorizzandole, e aspirando ad una prospettiva universale ed umanista.
Cultura, educazione e solidarietà come momento di arricchimento personale per chi verrà coinvolto in questo processo di trasformazione. Come opportunità di recupero delle singole identità che andranno ad arricchire questo tentativo. Identità oggi sempre più annichilite e appiattite da un sistema che ragiona secondo precise logiche opportunistiche e capitalistiche, in antitesi con la nostra concezione di Essere Umano e di Società.
Noi crediamo fermamente in tutto ciò. Crediamo fermamente nell’Essere Umano, che già molte volte nella storia ha dimostrato di saper reagire a crisi e momenti in cui le sue più nobili qualità sembravano svanite dietro venti neri, violenti e disumanizzanti. Crediamo fermamente che una rivoluzione umanista sia possibile e, oggi più che mai, necessaria.”

Ancora una volta GRAZIE a tutti coloro che hanno reso possibile questa magnifica festa e…appuntamento AL PROSSIMO ANNO!!!