Il Covid-19 è arrivato anche in Senegal e Gambia. Energia per i Diritti Umani, assieme alle associazioni partner e ai volontari locali, ha trasformato il progetto Stop Malaria, che stava sostenendo nei due paesi con l’aiuto del Servizio Civile Universale, nella Campagna StopCoronavirus, per prevenire la diffusione della pandemia e contingentarne l’impatto sul tessuto economico e sociale.

 

Nell’escalation di infetti e veti governativi, la decisione di riconvertire la Campagna in StopCoronavirus prende vita il 15 marzo. Dopo una periodo dedicato alla riorganizzazione, e focalizzato sulla sensibilizzazione (principalmente tramite web), il 27 giungono a Keur Marietou, a Pikine, le prime 3000 bottiglie di varechina, per la pulizia e la disinfezione. Il 28, anche con il supporto di People for Change, 50 bidoni con rubinetto, contenenti acqua e candeggina, sono pronti per essere installati nelle vie dei villaggi di Ballanghar, Kauur e Gengjie (Gambia): ogni elemento è accompagnato da un volantino che ne illustra le funzioni. Il 29 il progetto viene ufficialmente inaugurato: distribuzione porta a porta di kit per la salvaguardia personale (mascherine, guanti, sapone) e di materiale informativo per spiegare come difendersi dal virus. Oltre 500 famiglie incontrate, per 30 volontari, in una sola volta. Il 29 è inoltre il giorno in cui viene lanciata la raccolta fondi per rendere le azioni ancora più capillari e incisive; il goal è di 2000 euro. Si prosegue infine tra le case il 5 aprile a Yeumbel e il 13 a Keur Massar – con l’ausilio di infermiere e con l’aggiunta di questionari, per comprendere come meglio adattare le indicazioni da fornire – e l’11, con l’arrivo di ulteriori 20 taniche da 100 litri da distribuire tra Pikine Est (Dakar) e le aree rurali di Sossop, Ndiandiane, Tattaguine e Bandoulou, negli ospedali, nei centri di salute comunitari, negli uffici pubblici e in strada.

 

LA CAMPAGNA
Il 15 aprile è terminata la fase 1 di StopCovid. Si è deciso di articolare la Campagna in 3 parti, dapprima concentrandosi sulla sensibilizzazione; successivamente introducendo misure in grado di ridare slancio al già fragile tessuto occupazionale, mettendo in moto risorse per risollevare i magri bilanci domestici.

I fondi raccolti durante il mese intercorso (15 marzo – 15 aprile) sono serviti per acquistare e distribuire gratuitamente tra la popolazione mascherine, guanti, sterilizzanti, taniche per dispensare soluzioni idroalcoliche e sapone (ricordiamoci che siamo in paesi dove non solo possono scarseggiare i soldi per comperare il minimo indispensabile per la sussistenza, ma addirittura può mancare l’accesso all’acqua). Cominciando dalle zone urbane di Pikine, Yeumbel (Dakar), Keur Massar in Senegal, e dai villaggi di Ballanghar, Genjie e Kauur in Gambia nella North River Region, le azioni si sono estese mano a mano verso le aree rurali di Ndiadiane, Sossop, Tattaguine e Bandoulou, sempre in Senegal. Del porta a porta condotto dai volontari (cui si sono associate le infermiere) abbiamo parlato in apertura: il loro sforzo è stato di diffondere dati e informazioni utili; spiegare – distribuendo i kit – il corretto funzionamento degli strumenti protettivi e le norme igieniche e sociali da adottare. In poco più di due settimane si sono raggiunte oltre 2000 persone, grazie a circa 50 tra attivisti e promotori sanitari. A questo, si è sommata l’installazione di bidoni per lavarsi le mani (70 in totale), nelle strade di maggior passaggio, in ambulatori, e negli uffici pubblici.

Ieri, col contributo supplementare di 5000 euro del Comune di Pino Torinese per il progetto di cooperazione 2020, che si sommano a quelli raccolti con il crowdfunding su Facebook, si è inaugurata la seconda fase della Campagna (15 aprile – 30 maggio 2020). Prosegue l’assegnazione di dispositivi di salvaguardia individuale, ma assieme alle comunità locali, i beneficiari sono anche gli ospedali di Dakar e degli altri 5 piccoli centri. Le strutture mediche necessitano delle più basilari attrezzature, e stanno iniziando ad essere dotate non solo di guanti, gel e maschere, ma di termometri thermoflash e di taniche da 100 litri. Si rafforza inoltre la capacità di contattare un numero sempre maggiore di abitanti: congiuntamente al casa per casa, la sensibilizzazione ora passa attraverso una carovana itinerante provvista di megafoni, nei quartieri di Dakar e Pikine.

La fase 3 di StopCoronavirus (1 giugno 2020 – 1 giugno 2021) si concentra sullo sviluppo economico: il blocco totale delle attività e lo stato di emergenza stanno incidendo pesantemente sulla già compromessa gestione delle (poche) risorse disponibili. Si stima che l’Africa subirà una pesante recessione, perdendo tra il 2,1% e il 5,1% del Pil. Per attenuare le conseguenze della pandemia sulle diverse realtà, saranno messi in moto piani di microcredito, per erogare piccoli prestiti (100/200 euro), senza interessi, a gruppi di donne che sottoporranno idee sostenibili e di interesse per la collettività.

Una nota a margine: oltre ai partner e ai volontari locali, dall’Italia stanno aiutando 20 persone, suddivise in 4 gruppi di lavoro: Comunicazione; Grafica; Fundraising; Prevenzione.
In Senegal e Gambia ci stiamo appoggiando ai promotori sanitari che già erano definiti e formati per Stop Malaria. Per il momento l’India non ha impellenza di materiale per la cura e l’igiene, ma potrebbe essere necessario, nel prossimo futuro, sostenere il funzionamento delle Home dove sono alloggiati circa 90 bambini/e. Con la chiusura forzata, si pone il problema di mantenere i centri senza alcuna entrata economica. Lo stesso discorso vale per Keur Marietou, con 26 tra insegnanti, cuoche, bidelli e assistenti che vivono della scuola, e che per ora rimarrà serrata un altro mese.

CONCLUSIONI
Se siete arrivati fino a questo punto, è perché siete consapevoli che il vostro contributo è prezioso; che tutti possiamo fare qualcosa. Chi può doni, chi non può aiuti a raccontare la campagna a più persone possibili. Solo così possiamo fare la differenza.
Inoltre, rimanete sintonizzati… noi continueremo ad aggiornarvi sui progressi di StopCoronavirus sia sulla pagina Facebook, che sui siti https://www.sostegnoadistanza.eu/modulo/home/ e energiaperidirittiumani.it.

Grazie!

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