Marcia Mondiale per la pace e la nonviolenza
Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Con il precedente della 1ª marcia mondiale 2009-2010, che durante 93 giorni ha percorso 97 paesi e cinque continenti, ha avuto luogo nel 2019-2020 la seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. La Terza edizione avrà luogo nel 2024.
Per Cosa
Per denunciare la pericolosa situazione mondiale con conflitti crescenti, maggiori spese per gli armamenti mentre, allo stesso tempo, in vaste aree del pianeta molte popolazioni soffrono a causa della mancanza di cibo e acqua.
Continuare a creare la consapevolezza che solo attraverso la “pace” e la “nonviolenza” la specie umana aprirà il suo futuro.
Rendere visibili le diverse azioni positive che persone, collettività e popoli stanno sviluppando in numerosi luoghi in direzione dell’applicazione dei diritti umani, della non discriminazione, della collaborazione, della convivenza pacifica e della non aggressione.
Dare voce alle nuove generazioni che vogliono prendere il sopravvento e lasciare il segno, installando la cultura della nonviolenza nell’immaginario collettivo, nell’educazione, nella politica, nella società…Nello stesso modo in cui in pochi anni è stata installata la coscienza ecologica.
Temi Centrali
Il divieto di armi nucleari. Disarmo proporzionale e rinuncia degli Stati di usare la guerra per risolvere i conflitti o per appropriarsi delle risorse.
“Siamo determinati ad evitare guerre per le generazioni future”
La rifondazione delle Nazioni Unite, inclusa l’aggiunta al Consiglio per la sicurezza di un Consiglio di sicurezza ambientale ed un Consiglio di sicurezza socio-economico.
“Una Nazioni Unite che veglia su tutti i cittadini del pianeta”
La creazione di condizioni per un pianeta integralmente sostenibile, che tenga conto del fatto che si tratta di uno spazio limitato di cui dobbiamo assolutamente occuparci.
“La Terra è la casa di tutti“
L’integrazione di regioni e aree con sistemi socioeconomici al fine di garantire benessere e risorse per tutti, con l’obiettivo di eliminare la fame nel mondo nei prossimi 10 anni.
“Vogliamo eliminare la fame, nella storia umana”
No a discriminazioni di qualsiasi tipo: sesso, età, razza, religione, economia, ecc.
“Nessun essere umano al di sopra di un altro”
La nonviolenza come nuova cultura e nonviolenza attiva come metodologia di azione.
“La nonviolenza è la forza che trasforma il mondo”
La Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è partita da Madrid il 2 ottobre 2019, giornata internazionale della nonviolenza, a dieci anni esatti dall’inizio della 1^ Marcia. Nella capitale spagnola è ritornata per la conclusione, l’8 marzo 2020. Pur subendo alcune modifiche e cancellazioni legate all’emergenza coronavirus, la Marcia ha raggiunto decine di Paesi in tutti i continenti, coinvolgendo migliaia di persone. Lo scopo ufficiale della Seconda edizione era quello di “segnalare la pericolosa situazione mondiale con crescenti conflitti, di continuare a sensibilizzare, rendere visibili le azioni positive, dare voce alle nuove generazioni che vogliono dar vita ad una cultura della nonviolenza”. Purtroppo la pandemia ha costretto il Comitato promotore della marcia di Roma, di cui Energia fa parte, ad annullare gli eventi previsti a febbraio per il passaggio nella capitale. L’Italia è rimasta comunque protagonista con numerose iniziative, tra cui “Mediterraneo Mare di Pace”, che dal 24 novembre 2019 ha visto una barca a vela navigare per tutto il Mediterraneo, chiedendone la trasformazione in un mare privo di guerre e di armi nucleari.
Energia per i diritti umani ha contribuito all’organizzazione e alla realizzazione degli eventi legati al passaggio della Marcia in Senegal e India.
Senegal
Il 26 ottobre 2019 la Marcia è arrivata a Saint Louis, la prima tappa in Senegal. L’equipe base, i volontari di Energia e di Énergie pour les droits de l’homme Sénégal hanno incontrato le autorità religiose, politiche e dell’associazionismo. Nel pomeriggio ha avuto luogo l’evento di presentazione della Marcia al centro “Don Bosco”, concluso da uno spettacolo teatrale della compagnia “Juvep” ed un piccolo concerto del rapper locale Général Kheuch.
Il 27 ed il 28 ottobre è stata la volta di Thiès, con la partecipazione ad una conferenza sulle risorse naturali e la stabilità del Paese, alla presenza del sindaco Talla Sylla. Incontri di presentazione della Marcia hanno poi avuto luogo all’università “Sup d’Eco” e nei licei “FAHU” e “Malick Sy”, quest’ultimo storicamente centro e motore dell’attivismo studentesco senegalese.
Il 30 e il 31 ottobre la Marcia ha raggiunto le aree rurali del Paese, nello specifico i villaggi di Ndiandiane (Dipartimento di Mbour) e Bandoulou (Dipartimento di Kaolack). Le attività di sono sviluppate nei Centri Umanisti Polifunzionali di Energia per i diritti umani. Oltre alla presentazione della Marcia alla presenza delle autorità locali, hanno avuto luogo dei forum di confronto su vari temi, basati su tavoli di lavoro e finalizzati a coinvolgere la popolazione. Nello specifico ci si è concentrati su ambiente, diritti umani, diritti delle donne, istruzione e sanità. A conclusione dell’evento di Ndiandiane uno spettacolo teatrale sui matrimoni precoci e la violenza politica, seguito da una festa con musiche e danze.
Il 1° novembre la Marcia ha raggiunto l’isola di Gorée, di fronte alla capitale Dakar, luogo altamente simbolico in quanto per secoli è stato il punto di partenza per milioni di schiavi africani costretti alla traversata atlantica per raggiungere le Americhe. Più di ottanta bambini della scuola primaria “Léopold Angrand” hanno realizzato un grande simbolo umano della Pace.
Il 2 novembre ha avuto luogo presso il Centro Umanista “Keur Marietou” di Pikine Est il “Forum umanista per la pace e la nonviolenza”, con la partecipazione di un centinaio di persone divise in tavole rotonde per affrontare i temi dell’ambiente, la nonviolenza, il ruolo della donna nella società. Nel pomeriggio una marcia ha condotto i partecipanti alla piazza del comune, dove si è tenuto l’evento di presentazione, alla presenza delle autorità e di circa 150 persone. Nel corso della manifestazione ci sono stati momenti dedicati alla musica e al teatro. La giornata ha visto la partecipazione anche di cittadini del Gambia e del Mali, venuti appositamente, e della comunità ivoriana di Dakar.
India
Nella regione del Tamil Nadu, il 1° febbraio 2020 i marciatori sono stati ospiti d’onore durante il “Peace Day – 2020”, organizzato dalla scuola “Kshatriya Vidhya Sala English Medium School – Virudhunagar 2” in collaborazione con le organizzazioni “JCI Virudhunagar” e “Aid India”. Il programma dell’evento è stato denso di attività e di contenuti e ha coinvolto più di 550 studenti. Alla preghiera per la pace cantata e le cerimonie di benvenuto per i marciatori sono seguiti diversi discorsi e performance di alcuni studenti. La questione ambientale è stata protagonista delle due recite “Nemo’s talk” e “Heal the world – The fluttering of the bee goes”.
ll 2 e 3 febbraio alcuni membri della equipe base (coloro che fisicamente portano la bandiera della Marcia da un Paese all’altro) e i nostri volontari si sono recati presso i 2 complessi scolastici sostenuti da Energia nei villaggi di Virudhunagar e Sathankulam, che ospitano più di 600 bambini.
Nella home “Island of Hope” di Virudhunagar i membri della equipe base hanno posto l’accento su 3 elementi fondanti della Marcia mondiale: la necessità di fare pressioni sui governi nazionali e locali per far ratificare all’India il “Trattato per la messa al bando delle armi nucleari”, la necessità di investire risorse nella lotta al cambiamento climatico e il ruolo fondamentale degli insegnanti nella creazione di una coscienza nonviolenta nelle nuovo generazioni.
Nella “Ave Maria Matriculation School”, si sono svolte numerose attività all’insegna della Pace e della nonviolenza. Durante la mattinata i ragazzi, divisi per classe e con il solo utilizzo di sabbie colorate e petali di fiori, si sono cimentati nella creazione di 15 simboli che per loro rappresentavano la pace e la nonviolenza. Nel pomeriggio si sono svolti numerosi spettacoli realizzati dagli studenti.