24 Aprile – Una giornata intensa e piena di speranza. Un segnale di pace e nonviolenza per le future generazioni.

Energia, essendo parte del Comitato Promotore, ha partecipato all’assemblea nazionale del 23 Aprile e ha avuto spazio per un discorso del suo presidente dal palco di Santa Maria degli Angeli.
Di seguito il testo dell’intervento.

Vorrei iniziare il mio intervento con una frase che Silo, l’ispiratore dell’Umanesimo Universalista, ci disse alcuni fa durante un incontro sulla nonviolenza:
“Bene è ciò che unisce i popoli male è ciò che li divide”.
Viviamo oggi il paradosso secondo il quale tutti vogliono o dichiarano di volere la pace e non sapere come costruirla o raggiungerla.
Il vecchio motto romano: “se vuoi la pace preparati alla guerra” ci ha accompagnato per millenni e ha prodotto solo guerre ogni volta più terribili.
Se vogliamo la pace bisogna costruire la pace, attivamente. E la pace NON si costruisce inviando armi sempre più pericolose, la pace NON si costruisce aumentando la spesa militare e militarizzando tutta la società. La pace NON si raggiunge chiudendo la bocca a chi la pensa diversamente.
La pace si costruisce preparando la pace!
Dobbiamo uscire dalla preistoria e dalla logica di cercare sempre un nemico che alla fine ci porta ad un escalaton di violenza senza fine.
E’ ora di andare verso un mondo di pace, plurale, di dialogo, di rispetto e accoglienza delle diversità di ogni tipo.
E’ necessario e urgente ora costruire un dialogo tra i popoli.
Bene è ciò che unisce i popoli male è ciò che li divide.
Per costruire la pace è necessario creare coscienza della pace e della nonviolenza attiva, e il principio morale di una coscienza nonviolenta è quello tramandato nella storia da tutte le culture, religioni e spiritualità: “Tratta l’altro come desideri essere trattato tu”.
Oggi qui noi tutti dobbiamo prendere il compromesso di fare in modo che tutti i ruscelli, fiumi e torrenti che tracciano il cammino delle nostre vite, della pace e della nonviolenza possano convergere in una cascata inarrestabile che non incontra ostacoli al suo passaggio. La sfida di oggi è creare la convergenza di tutti i movimenti e forze sociali, spirituali e politiche nel tentativo di fermare le scelte scellerate della guerra, dell’incremento di spese belliche e produzioni inquinanti.
Noi oggi qui siamo l’avanguardia di un nuovo mondo che è già vivo e presente e che rifiuta la violenza in ogni sua forma fisica, morale, psicologica, religiosa, razziale, economica, ecc e che vede come preistorica un tipo di società che mette il denaro ed il potere al di sopra della vita umana.
Proviamo ora ad immaginare come sarebbero le nostre vite se già vivessimo in una Nazione Umana Universale.
Per costruirla dobbiamo da subito lavorare per:
1. far cessare il fuoco delle guerre,
2. il ritiro di tutte le truppe dai territori invasi nel mondo,
3. il disarmo nucleare mondiale spingendo un numero sempre maggiore di paesi a sottoscrivere e ratificare il Trattato di Abolizione delle armi nucleari già esistente
4. per lo smantellamento progressivo e proporzionale delle armi di distruzione di massa,
5. ed infine per dobbiamo lavorare insieme affinchè si firmino trattati di non aggressione tra Paesi e di rinuncia alla guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti”.
E’ necessario creare immediatamente un tavolo di convergenza, IL tavolo della Convergenza, per iniziare a coordinarci e muoverci come insieme tenendo sempre lo sguardo su ciò che ci unisce.
Prima di lasciarvi vorrei proporvi anche 2 eventi:
EIRENEFEST
A Roma dal 2 al 5 giugno avranno luogo 130 eventi del Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza. Un festival per fomentare il dialogo, la collaborazione, la convergenza, la comprensione reciproca che sono gli elementi centrali per raggiungere la pace e di cui la nonviolenza è l’unico strumento.
COMITATI PROMOTORI DELLA TERZA MARCIA MONDIALE PER LA PACE E LA NONVIOLENZA
Per denunciare la pericolosa situazione mondiale caratterizzata da conflitti crescenti, creare coscienza, valorizzare le azioni positive, dare voce alle nuove generazioni e alla cultura della nonviolenza. Un tentativo di costruire una grande rete tra le organizzazioni ed individui che in ogni angolo della terra lavorano per realizzare un mondo di pace e nonviolenza che già portano nel cuore.