Il 30 giugno si è concluso il progetto “Sostegno a scuole materne e alle mense” finanziato dalla Fondazione Prosolidar. Partito il 1 luglio ‘22, questo ha permesso alle nostre strutture rurali di Sossop, Ndiadiane, Bandolou Touculeur e Tattaguine, oltre che a “Les petits polyglottes” di Yeumbel, di poter contare sulla copertura degli stipendi del personale, dei costi per il cibo, delle spese per il carretto-bus e sulla fornitura di materiale didattico.

Sebbene nel corso del tempo lo Stato senegalese abbia preso in carico buona parte delle nostre materne, retribuendo, direttamente, alcuni/e maestri e maestre, molte figure professionali devono ancora essere sostenute con fondi privati. Questo vale anche per l’acquisto degli alimenti e di tutto ciò che può servire durante le lezioni, dai registri ai gessetti. È inoltre utile conoscere l’estensione e lo sviluppo dei villaggi per comprendere che servizi (inesistenti spesso, o comunque non accessibili per tante famiglie) come il carretto-bus o simili siano fondamentali per i bambini e le bambine per raggiungere le aule. Molti sarebbero infatti costretti a percorrere chilometri a piedi nella savana, sotto il sole rovente, cosa che poi si tradurrebbe in mancata partecipazione scolastica. La totalità delle spese non espressamente sostenute da fonti pubbliche, deve quindi ancora essere reperita, e per l’a.a. 22-23 è stato possibile grazie – appunto – alla Fondazione Prosolidar.

I villaggi rurali del Senegal sono luoghi dove scarseggiano i mezzi per comprare anche le risorse più banali, fondamentali per il funzionamento delle classi. Tutte le nostre scuole, quindi, hanno ricevuto a inizio anno una prima fornitura di materiale didattico, replicata tra febbraio e marzo con l’integrazione dei prodotti già consumati o finiti. In un Paese dove, generalmente, vi è un manuale di testo diviso per più alunni/e, non vi sono strumenti per una educazione di livello, consentire a tutti e tutte di disporre di attrezzature basilari per l’apprendimento e per svolgere attività ludico-educative, è un grande risultato.

Dell’andamento regolare della mensa, invece, beneficiano sia i/le bambini/e che parenti e familiari. Le scuole inserite nel progetto hanno ottenuto ogni mese una dotazione di alimenti per la preparazione dei pranzi; il fresco con cadenza settimanale. Attraverso un pasto al giorno non solo si possono alleggerire le economie domestiche di un piatto in più da dover mettere a tavola, ma si introduce anche, per i bimbi e le bimbe, una dieta variegata, che altrimenti non potrebbero avere. Questo significa salute, maggiore energia, concentrazione, superiori risultati in classe. È inoltre un modo per incentivare la frequenza a scuola, combattendo contemporaneamente malnutrizione e malattie da essa derivate.

Vi è, infine, l’impatto sull’occupazione e sul miglioramento delle condizioni di vita, in generale, per molte persone. Non solo per chi è impiegato direttamente nel programma – tra questi 3 docenti a Ndiadiane, 2 a Bandolou, 1 a Tattaguine; 2 portatori di carretto-bus; 4 custodi, che hanno potuto godere di entrate regolari per l’intero a.a. Nei 4 villaggi e a Yeumbeul buona parte della popolazione ne trae vantaggio: sia perché – appunto – alcuni di essi sono assunti dallo stesso, sia perché stanno iniziando a nascere piccole attività collaterali (ad es. orti e pollai per la mensa), che in prospettiva potrebbero svilupparsi e dare autosufficienza a intere famiglie.

Per riassumere con dei numeri: nel corso dell’anno sono stati distribuiti circa 70.000 pasti (400 bimbi / 20 giorni al mese), sono state fatte migliaia di corse di carretto e 12 figure professionali hanno usufruito di uno stipendio. Circa 5000 abitanti dei villaggi hanno tratto beneficio economico dal piano.

Questo sostegno ripetuto, ha consentito alle nostre scuole di fare un ulteriore passo avanti verso l’autonomia. Non solo per gli effetti menzionati. Soprattutto perché prevediamo la progressiva presa in carico degli stipendi degli insegnanti da parte dello stato, garantendo esse gradualmente l’indipendenza dal punto di vista del personale. Differente sarà per il materiale didattico e i servizi aggiuntivi (ad esempio il carretto-bus e la guardiania), dove si dovranno studiare strategie autoctone per aumentare proventi e, di conseguenza, migliorie e funzionamento costante.

Per quanto riguarda le mense, infine, ad aprile 2023 ha preso avvio l’implementazione di un nuovo progetto di sicurezza alimentare, che in 30 mesi dovrebbe arrivare a rifornire regolarmente di frutti, ortaggi e polli tutte e quattro le scuole materne di Tattaguine, Ndiadiane Escale, Bandoulou Touculeur e Sossob Diop.

Fotografie di Federico Perruolo