Scorie di guerra fredda

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«Città segrete» disseminate sugli Urali nelle quali erano concentrate la ricerca e la produzione militare dei Paesi dell’Est, disastri ambientali di enormi proporzioni intorno agli impianti di fabbricazione delle Arno e alle basi nucleari americane, decine di migliaia di bombe atomiche che nel caos dell’ex Unione Sovietica rischiano di finire in mano al miglior offerente, oltre 65.000 tonnellate di aggressivi chimici: questo è il risultato degli ultimi cinquant’anni di relativa pace fondata sull’equilibrio del terrore tra due blocchi contrapposti. Oggi liberarci dell’eredità lasciataci dalla cosiddetta «guerra fredda» potrebbe essere ancora più difficile e costoso di quanto sia stato costruirla: distruggere una bomba nucleare può costare più di due milioni di dollari. Questo volume affronta il problema della riconversione delle armi e degli impianti militari per scopi di pace e di sviluppo civile. Una grande opportunità per costruire un futuro in cui la rimozione delle cause di tensione e di conflitto diventi l’unico deterrente in grado di garantire una pace duratura.

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Descrizione

Testo per sotto il libro qui. Buono per testo più lungo.