Il progetto Human Corner, dove nonviolenza e solidarietà si incontrano nasce all’interno dell’equipe denominata “Educazione alla nonviolenza e alla multiculturalità”, composta da volontarie e volontari che lavorano per promuovere la cultura della pace e della solidarietà.

Dalla sua fondazione, Energia per i Diritti Umani ha sviluppato diversi progetti di inclusione e assistenza rivolti a persone migranti, contribuendo all’“Obiettivo di sviluppo sostenibile” n.16 dell’ONU, per il raggiungimento di “pace, giustizia e istituzioni forti” anche attraverso lo sviluppo di società inclusive a tutti i livelli. Si tratta di porre fine alle discriminazioni a cui sono sottoposti i migranti, in favore di una piena integrazione e valorizzazione, premessa necessaria per un reale sviluppo sociale.

Energia peri Diritti Umani è attiva sul territorio nazionale con programmi rivolti alla valorizzazione e formazione delle persone migranti. Da anni, in collaborazione con la rete di enti locali e associazioni no profit impegnate nel circuito dell’accoglienza, diamo risposte concrete alle dinamiche di violenza e esclusione sociale. Per questo sono state realizzate diverse attività che favorissero l’aggregazione, il dialogo, la convergenza delle culture, dei vissuti personali e lo sviluppo di una attitudine nonviolenta, non tralasciando le necessarie attività di orientamento ai servizi sociali, alfabetizzazione e introduzione al mondo del lavoro.

Sulla scia di queste precedenti esperienze è nato Human Corner, dove solidarietà e nonviolenza si incontrano un percorso strutturato di incontri periodici e gratuiti con persone migranti.

L’obiettivo che l’equipe si è prefissata è stato quello di creare una realtà in cui le persone migranti potessero rafforzarsi internamente e formarsi, ricostruendo una immagine di futuro possibile e desiderato che fosse da stimolo per migliorare la propria condizione di vita, avanzando in una direzione positiva.

La struttura degli incontri è stata eretta attorno a tre tematiche principali:

– Condivisione e dialogo: per conoscersi reciprocamente e raccontarsi;

– Nonviolenza in azione: per riuscire a pensare, sentire e agire nella stessa direzione, trattando gli altri nel modo in cui si vorrebbe essere trattati;

– Costruire il futuro che vorrei: per rafforzare la fiducia in se stessi e nel proprio percorso di vita. Solo accogliendo con sincera solidarietà chi cerca un futuro migliore, saremo in grado di raggiungere una società che davvero si possa chiamare democratica e umana.

Alla fase di progettazione avvenuta da Marzo 2020  ne è seguita una di formazione, tenutasi durante l’autunno del 2021 e rivolta tanto ai vecchi quanto soprattutto ai nuovi volontari, sommatisi nel frattempo sia spontaneamente che a seguito di una Call to Action, lanciata dall’equipe l’8 Ottobre 2021 per coinvolgere attivamente nuovi volontarie e volontari interessati al progetto.

Il periodo di formazione è servito ad approfondire le tematiche relative alla risoluzione nonviolenta dei conflitti personali e a tentare di comprendere il nesso tra come ci sentiamo e il nostro modo di relazionarci con l’Altro, fondamento del Nuovo Umanesimo Universalista. Le giornate di formazione sono state svolte attraverso  un inquadramento teorico unito a laboratori esperienziali, che sono parte integrante del progetto.

Il 10 Marzo 2022 è stato lanciato un invito a tutte le associazioni impegnate in attività con i migranti con l’intento di esporre la proposta, confrontarsi ed eventualmente raccogliere le adesioni per l’imminente inizio delle attività.

Il 10 Aprile 2022, dopo mesi di sogni e preparazione, ha preso  finalmente avvio il progetto ed è stato tenuto il primo incontro nella sede di Energia Per i Diritti Umani di San Lorenzo a Roma.