Da anni Energia si occupa di promuovere la lotta alla Malaria in Senegal e in Gambia. Ma cos’è questa malattia e perché è così importante fornire gli strumenti per prevenirla?
Secondo l’OMS, la malaria è una malattia potenzialmente mortale causata da parassiti trasmessi all’uomo tramite le punture delle zanzare Anopheles infette. I sintomi, che compaiono da un minimo di otto giorni a diversi mesi, includono febbre, mal di testa, nausea e dolori muscolari. Se non curata adeguatamente, può portare alla morte.
Si stima che nel 2020 ci siano stati 241 milioni di casi e 627.000 decessi nel mondo, dei quali il 95% registrati nel continente Africano. La malaria presenta un alto rischio di morte per le persone immunodepresse o in gravidanza, ma soprattutto per i bambini al di sotto dei cinque anni di età: questi ultimi rappresentano l’80% dei decessi legati alla malaria in Africa.
Nonostante il grave impatto che questa malattia ha sulla vita di milioni di persone, può essere curata e, soprattutto, può essere prevenuta.
La possibilità di curare la malaria è legata alla tempestività della diagnosi e della somministrazione di farmaci: se la persona malata riceve cure adeguate fin dall’insorgenza dei primi sintomi ha buone probabilità di guarire. Tuttavia, specialmente in contesti in cui l’accesso alle cure ospedaliere è difficile, la prevenzione risulta estremamente importante. Prevenire la malaria significa evitare di farsi pungere dalle zanzare e i metodi esistenti sono molti: è necessario dormire sotto a zanzariere impregnate di insetticida, utilizzare serpentine e spray antipuntura e indossare abiti a maniche lunghe, specialmente nelle ore dal tramonto all’alba, quando la zanzara Anopheles è più attiva. Inoltre, è importante creare un ambiente sfavorevole alla riproduzione delle zanzare, effettuando frequenti pulizie dei terreni e limitando il più possibile la presenza di acqua stagnante. Tutte queste azioni, per le quali Energia si impegna a fare sensibilizzazione, possono portare all’eradicazione della malaria. Come si dice in wolof, xeex bi jexul, la lotta non è finita.
Malaria in Senegal: qual è la situazione attuale nel Paese?
La malaria costituisce ancora un grave problema in Senegal: nel 2021 sono stati registrati 536 850 casi e quasi 400 decessi nel Paese. Tuttavia, negli ultimi anni l’incidenza della malattia si è decisamente ridotta. Secondo i dati riportati dalla World Bank, nei primi anni duemila circa 300 persone su 1000 venivano colpite dalla malaria ogni anno. Nel corso del 2020, invece, è stata diagnosticata a meno di 50 persone ogni 1000 abitanti.
Non a caso, mentre il numero di casi registrati annualmente diminuisce, aumenta la percentuale di persone che dormono sotto a una zanzariera. Sempre secondo la World Bank, nel 2005 solo il 7% dei bambini al di sotto dei cinque anni era protetto da una zanzariera durante la notte, mentre oggi la percentuale si attesta al 46,5%.
Il Senegal, insomma, sta facendo dei grandi passi in avanti verso l’eradicazione totale della malattia dal Paese e tutto questo sta avvenendo grazie all’impegno di molteplici attori, governativi e non governativi. Esiste un Piano Nazionale di Lotta contro la Malaria, varato dal Governo nel 2016, ma le risorse pubbliche disponibili non sono sufficienti a coprire tutti i bisogni della popolazione. Risulta fondamentale, dunque, il contributo delle realtà non governative che, come Energia per I Diritti Umani, si impegnano a fornire strumenti di prevenzione e a sensibilizzare la popolazione rispetto all’obiettivo #stopmalaria. Uniti si può vincere la malaria.
Qual è il contributo di Energia alla lotta alla malaria?
Da anni Energia per i Diritti Umani porta avanti il progetto StopMalaria in Senegal e in Gambia, impegnandosi a organizzare eventi di sensibilizzazione sui metodi di prevenzione della malattia e a fornire gratuitamente zanzariere impregnate di insetticida alle popolazioni a rischio.
Il progetto si basa sul coinvolgimento degli attori del posto: ogni anno vengono formati dei promotori sanitari locali che, una volta ricevuta la formazione, la trasmettano alle comunità di riferimento. I volontari, insieme alle ragazze in servizio civile, si prodigano sui territori organizzando varie attività: vengono organizzate assemblee pubbliche, sensibilizzazioni porta a porta e nelle scuole, tornei di calcio per coinvolgere i più giovani, spettacoli teatrali; vengono realizzati murales in luoghi nevralgici di città e villaggi. In tutte queste occasioni viene trasmessa la conoscenza della malattia e dei metodi di prevenzione e vengono distribuite delle zanzariere. Inoltre, periodicamente i volontari si impegnano in azioni di pulizia del territorio per ridurre la presenza di rifiuti e acque stagnanti.
Nell’anno 2022 la campagna è stata possibile grazie alle partnership con Energie pour les Droits de l’Homme Senegal e Energy for Human Rights Gambia. StopMalaria è attiva in quattro quartieri periferici di Dakar (Pikine, Yeumbel, Malika e Keur Massar), in tre villaggi della Regione di Thies (Ndiandiane, Sossop e Tattaguine), in un villaggio della Regione di Fatick (Bandoulou) e in un villaggio della regione di Kaolack (Tandabar), oltre che nella Central River Region in Gambia.