Il Comune di Malika, nel dipartimento di Keur Massar, è tra i più popolosi del Senegal. Il territorio vive oggi una ulteriore accelerazione della crescita demografica come conseguenza della decongestione di Pikine e della sua zona suburbana. Malika presenta gravi carenze in termini di infrastrutture educative, sociali e per lo svago. La vicinanza della discarica di Mbeubeuss, la più grande dell’Africa occidentale, di contro, favorisce la proliferazione di banditismo e forme di lavoro informale, divenuti una fonte di reddito per migliaia di persone tra le fasce più deboli del territorio, quali giovani, donne e persino bambini. In questo contesto, Energia per i Diritti umani ha supportato l’idea dell’associazione sportiva locale A.S. Malika di realizzare uno spazio per la crescita e lo sviluppo sociale per i giovani e le famiglie.
LA DISCARICA
Quando fu aperta nel 1968, non vi furono studi preliminari o valutazioni tecniche sugli eventuali impatti ambientali, sociali ed economici. Da allora è stata alimentata da camion che, giornalmente, ammassano migliaia di tonnellate di plastica ed altri scarti domestici ed industriali.
Qui il terreno si sta consumando irrefrenabilmente; i canali acquiferi, collegati ai centri abitati vicini, sono molto inquinati e questo comporta un degrado delle attività economiche come l’agricoltura e l’allevamento. Gli incendi che vi scoppiano, inoltre, diffondono nubi tossiche che minacciano gravemente la salute non solo di chi lavora o trova riparo tra i rifiuti, ma anche di chi vive nelle aree contigue.
Insieme al danno ambientale, emerge un’altra realtà tra i confini di Mbeubeuss: con il tempo, diverse famiglie si sono spostate al suo interno, intessendo una rete socioeconomica che ruota attorno agli alloggi e alla spazzatura; più di 1800 persone lavorano nella discarica e, di queste, 500 vi risiedono in modo permanente.
Il 24 giugno del 2021, il governo del Senegal ha inaugurato il progetto Promoged (gestione integrata ed economia dei rifiuti solidi), con l’obiettivo di ripristinare l’ambiente e migliorare la salute pubblica. Con un investimento di circa 260 milioni di euro, il risanamento e la riabilitazione della discarica saranno raggiunti tramite l’installazione di un centro di smaltimento e compostaggio dei rifiuti. La chiusura di Mbeubeuss è prevista per il 2025.
IL CENTRO POLIFUNZIONALE
Dal principio che il vero potenziale di ogni azione si possa realizzare solo se i bisogni del territorio siano fedelmente portati al centro, Energia ha promosso l’organizzazione di consultazioni con associazioni e rappresentanti di comunità, e da questa proficua esperienza, svoltasi in condivisione con altri gruppi locali, sono emerse due priorità: la necessità di una materna per bimb* tra i tre e i cinque anni, e il reintegro di coloro che, con la chiusura della discarica, si ritroveranno senza un futuro.
Le scuole presenti nel comune non sono sufficienti, e molt* restano esclusi dal servizio educativo; inoltre, la maggior parte è a pagamento, inaccessibile per numerose famiglie. L’obiettivo del centro multifunzionale di Malika è promuovere lo sviluppo del territorio attraverso l’erogazione di servizi educativi rivolti a bambin* in età prescolare, prevalentemente di famiglie più bisognose; una volta realizzato, sarà anche luogo di aggregazione per giovani, sia attraverso la promozione della cultura sportiva e artistica, che con corsi di formazione.
La seconda funzione della struttura è di sostenere il reinserimento sociale di tutti coloro che oggi risiedono nella discarica ed incontreranno difficoltà a trovare un impiego che permetta loro la sopravvivenza, o a intraprendere gli studi una volta che l’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti verrà smantellato. Le famiglie che vivono e lavorano a Mbeubeuss verranno accolte nel Centro, che offrirà uno spazio per la socialità, istruzione ai bambini e formazione professionale agli adulti. Inoltre, promuoverà la realizzazione di attività generatrici di reddito, con la speranza di un futuro sotto un sole luminoso e non più annebbiato dai grigi fumi di roghi tossici.
Il Centro polifunzionale di Malika, progettato BABEL_architettura, sorgerà su un’area di 400 metri quadrati attualmente occupata da edifici fatiscenti e sarà composto da due piani: il primo dedicato ai servizi per l’istruzione e la formazione, mentre il secondo avrà delle camere da letto. Disporrà, infine, di servizi igienici, una cucina, un ambulatorio e sale più grandi per riunioni ed eventi culturali.
La collaborazione con le istituzioni locali ha sinora portato al formale riconoscimento da parte del Comune del progetto, considerato dal sindaco un importante contributo alle strutture sociali, e ad oggi stiamo presentando bandi per raccogliere i fondi per la sua realizzazione.
Ci auguriamo che presto potrà accogliere piccoli e grandi beneficiari!
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