A che punto siamo arrivati con la campagna StopCoronavirus? Abbiamo rotto con lo stato di avanzamento del progetto a metà aprile, quando l’arrivo di nuovi fondi dal Comune di Pino Torinese ci ha permesso di inaugurare la seconda fase dei lavori e di strutturare gli interventi in maniera più capillare e articolata. Se dal 15 marzo al 15 del mese successivo si è dato spazio soprattutto alla prevenzione e alla divulgazionei rischi della pandemia porta a porta, grazie all’aiuto dei volontari presenti a Dakar e in Gambia, da quella data in poi è stato possibile espandersi in un numero maggiore di villaggi e anche nelle strutture pubbliche, distribuendo non solo guanti, mascherine e saponi, candeggina e dispenser, ma termometri a infrarossi e confezioni per alimenti. Le azioni di sensibilizzazione sono poi proseguite sia nella forma tradizionale (casa per casa) sia con mezzi volti a colpire ampie fasce della popolazione, ovvero noleggiando furgoni con altoparlanti o utilizzando l’ambito comunicativo di murales ad hoc.
Ripercorrendo le fasi salienti del ciclo degli interventi: dal 17 aprile sono state installate diverse postazioni per la disinfezione delle mani nelle strade di Bandoulou, Ndiandiane e Tattaguine e nelle Poste de santé di Pikine Est, Fissel e Ndiandiane (Senegal) . Alla periferia di Dakar i bidoni sono stati collocati anche in una daara (scuola coranica) e nel mercato locale. I dispositivi medici , come accennato in precedenza, hanno ricevuto – sia nei centri abitati che nelle zone rurali – le quantità necessarie di antisettico e gel THERMOFLASH per misurare la febbre a distanza. Infine, a luglio, l’arrivo di ulteriori 3000 euro, sempre dal Comune di Pino Torinese, per l’acquisto di strumenti da dotare di scuole a tutela di bambini e insegnanti al rientro in classe.
Sul fronte della prevenzione, tra pick-up dotato di amplificatori e il montaggio di sta per distribuire materiale informativo, entrambi i quali potrebbero spiegare come difendersi dal virus – a partire dal 24 aprile e proseguendo per circa due settimane – è stato possibile entrare in contatto con un numero consistente di abitanti di Pikine. Il dipinti murali realizzato da Modou per tutto il mese di maggio e in più parti della città, invece, aveva la funzione di illustrare, con immagini semplici e di facile lettura, le norme igieniche da seguire, ad esempio come usare la mascherina o come mantenerla distanza fisica tra le persone.
In questa fase si è aggiunto un nuovo, importante passaggio: sono state individuate alcune famiglie che il lockdown stava costringendo a uno stato di estrema povertà. Ad oggi sono stati consegnati generi alimentari in grado di sostenerli e gli aiuti continueranno almeno fino a settembre.
Per concludere, da circa un mese sono in corso studi e preparativi per riprendere il microcredito e gli aiuti all’economia locale. La Fase 3 StopCoronavirus , come qui accennato , punta sul rilancio dell’imprenditoria femminile, erogando piccoli prestiti (100/200 euro), senza interessi, a chi presenta idee sostenibili e interesse per la comunità. In autunno riprenderanno le trasferte per implementare i processi di formazione e avviamento professionale. L’obiettivo, quindi, sarebbe quello di sostenere la rete delle donne di Pikine grazie all’apertura di un emporio in situ e alla promozione dei loro prodotti in Italia. Ti terremo aggiornato lungo il percorso e chiunque voglia contribuire, con idee, donazioni o semplicemente dando una mano, è il benvenuto!
LE ULTIME DAL SENEGAL: IL TREND DELLA MALATTIA E LE RIAPERTURE NEL PAESE
Prima di salutarvi vi lasciamo alcune informazioni generali sull’andamento della situazione in Senegal, sia sociale che sanitaria.
Lo stato di emergenza, decretato il 23 marzo, è stato abolito, compreso il coprifuoco, il 30 giugno alle 23. Dal 15 luglio sono state riaperte, come da protocollo sanitario, le frontiere aeree da e per un numero limitato di Paesi; mentre le frontiere terrestri e marittime sono ancora chiuse. Continua l’obbligo di indossare le mascherine in tutti i luoghi pubblici. Al 29 giugno sono stati segnalati 6698 casi totali di coronavirus, di cui 4341 guariti, 108 morti e 2248 ancora in cura, per un totale di 78338 test. Cioè pochi, se si pensa che in Italia, nei momenti di maggior controllo, questi tamponi sono stati processati in una giornata. Il tasso di mortalità nel paese è dell’1,5%. In media in Africa è del 2,5%; nel resto del mondo 5,2%. Le regioni più colpite sono quelle di Dakar, Diourbel e Thies, che possiedono il 92% dei casi.
Il lockdown si è concluso il 12 maggio ed è iniziata la fase 2 di parziale allentamento delle misure restrittive. Il coprifuoco inizialmente era dalle 20 alle 6; ora sono passate dalle 9 alle 5 del mattino. I mercati, le attività commerciali, anche i luoghi di culto sono stati riaperti con misure di distanziamento fisico.
A livello economico, il PIL, che nel 2020 avrebbe dovuto aumentare del 6,8% (i dati sono discordanti; alcuni Stati parlano di recessione), dovrebbe crescere solo dell’1,1%. Sul fronte della sanità pubblica, il governo vuole aprire 33 centri Covid tra il 2020 e il 2021, assumere 500 medici e 1000 infermieri, su base nazionale.
CONCLUSIONI
Nonostante le aree del nostro intervento siano tra le più colpite, nelle famiglie in cui siamo direttamente intervenuti con divulgazione e profilassi, non si sono ancora verificati casi di malattia. Il processo per sconfiggere il coronavirus, tuttavia, è tutt’altro che finito. Vi invitiamo pertanto a continuare a seguire l’andamento della campagna sulla pagina Facebook di Energia . Per chi avesse bisogno di maggiori informazioni sui passi da compiere, può contattare il responsabile della fase 3 del progetto alla mail info@energiaperidirittiumani.it . Per donazioni o sostegni il nostro IBAN è: IT35S0501803200000011082344 (Agenzia Banca Etica, Roma)
Senza di te non ce l’avremmo mai fatta.
Grazie!